LA GAZZETTA DI MANTOVA

ALTRO CHE LUPI E BUFALI !!!!!!!!!!

Canadiens, passo indietro

 MANTOVA. La Canadiens non concede il bis e capitola sotto i colpi del Città di Castello, trascinato da Nemec, Vedovotto e dal veterano Rosalba che sfruttano le mani del muro. Per i virgiliani un tonfo così è inaspettato perché sembrava che il buon momento di gioco e la carica acquisita mercoledì permettessero di combattere alla pari con i pur forti umbri. Invece i biancorossi soffrono in attacco, giocano sottotono e gli ospiti ne dispongono a piacimento per larghi tratti di gara, in particolare nel secondo set (volato via sull’8-16) e nel terzo, quando il turno di battuta di Nemec porta dall’11-7 all’11-17. Devastante. La ricezione tutto sommato è accettabile (63%), ma il 42% in attacco con 9 errori e 11 murate subite è troppo basso per poter sperare di competere con la quarta forza del campionato. Al centro si gioca col contagocce e nessuno si accorge che sull’altro fronte manca Ravellino, costretto ad uscire sul 9-11 del primo set per un infortunio al dito. Di Benedetto entra in partita senza problemi. Il migliore del Top Team è Botto e a match ormai compromesso viene gettato nella mischia anche Nash. Come sempre il pubblico mantovano risponde tiepidamente e non c’è assolutamente confronto con i vocianti tifosi del Città di Castello che incitano senza sosta con megafoni e tamburi. Una volta anche a Mantova si respirava pallavolo. La Canadiens acciuffa due volte il Castello nel primo set, sul 6-6 con Beretta e sul 17-17 con Gemmi. In precedenza si era fatta intimidire da Nemec (10-14). La bella parallela di Botto suona la carica e fino al 20-20 i padroni di casa se la giocano, ma due battute sbagliate consegnano il set, nonostante il 22-24 di Miraglia. Il Top Team recupera da 1-5 a 5-5 grazie a Miraglia e all’ace di Cortellazzi, però il brasiliano sparacchia out (7-10) ed è rilevato da Frosini. La girandola di cambi coinvolge anche Spiga per Parusso e Coscione per Cortellazzi, ma sul 9-19 c’è da poco da fare. I muri di Frosini e Botto servono a far capire che non si vuole mollare. E infatti la Canadiens conduce 11-7, poi va al servizio Nemec e l’imbarcata è pesante: quando non è ace è attacco fuori. Sul 16-22 è finita e Rosalba chiude.
-
Benedetta Montagnoli

1 commento:

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.